Se il detto popolare "del maiale non si butta via niente" è sempre stato sulla bocca di tutti, il motivo ci sarà pure, non trovate? E se di questo adagio se ne sono appropriati anche i bongustai che in tal modo giustificano, anche in pranzi importanti, la preferenza per tagli considerati di minor pregio soltanto perché più economici, chi mette in secondo piano questo animale o addirittura lo esclude dalla propria tavola, dovrebbe fare una severa riflessione.

Molti erano i prevenuti che la escludevano dalle diete perché ritenuta troppo grassa, mentre ormai sono tutti concordi che oltre ad essere insuperabile come bontà e tenerezza, è una carne molto digeribile e non grassa.

In qualsiasi ricettario occupa un posto quasi prevalente vista la sua grandissima versatilità.


Qui avete, in una sola immagine, due estremi che confermano pienamente che qualsiasi taglio dà grande soddisfazione.

"Puntine", "costolette", "costine", "rosticciana", "rostinciana", "pittinicchi", "costi", "spuntature", o semplicemente "costole" sono solo alcuni dei nomi dialettali di questa parte dell'animale, che alla brace fa ingolosire chiunque e ovunque compaiano come ingredienti cedono, alla pietanza, un sapore tanto inconfondibile quanto sublime.

L'Arista, forse la parte più utilizzata nei grandi pranzi, unisce tenerezza e magrezza a grande sapore e il suo stesso nome dice tutto essendo stato coniato, si racconta, da un cardinale greco in visita a Firenze a metà del '400, se non addirittura quasi un secolo prima da un toscano forse di origine dalmata ricorrendo all'espressione greca "aristos" = "il più buono".
Il Coscio, che abili salumieri trasformano nel pregiato Prosciutto, anche in cucina permette enormi soddisfazioni sia da parte del cuoco che, soprattutto, dei commensali.

Semplicemete arrostito (ci vuole una lunga e sapiente cottura per ottenere un risultato perfetto) o cotto con sistemi passati alla storia come il classico "cosciotto al fieno" stretto nel fieno misto ad erbe aromatiche, oppure al mirto, o speziato con chiodi di garofano e con la cotenna croccante incisa a piccoli rombi.
Quanto a ricette, proprio per la vastissima gamma di tipi e di tagli di carne, il maiale ne ha una quantità enorme, una più gustosa dell'altra e soprattutto per tutte le tasche. Dato che in campagna non c'era famiglia che non ne avesse, e nei periodi delle macellazioni avvenivano grandi tavolate per consumare quelle parti di difficile conservazione, i pasti a base di carne suina hanno sempre fatto allegria visto che anche palato e stomaco avevano di che festeggiare.

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